1885

  • 1885-1927
  • Le Isole dei St. Léger
  • Richard e Antoinette Fleming St. Léger acquistano le Isole di Brissago.

    Sull’Isola Grande la baronessa riattò i resti di un convento facendone la propria dimora. In seguito diede inizio alla creazione del giardino portando terra, costruendo viali e, seguendo la moda del tempo, piantando specie rare ed esotiche, come ad esempio eucalipti e palme.

  • 1928-1940
  • Le Isole di Max Emden
  • A causa di ristrettezze economiche, la baronessa è costretta a vendere le Isole di Brissago a Max Emden.

    La casa presente sull’Isola Grande viene sostituita da un grandioso palazzo (oggi Villa Emden) costruito con i più nobili materiali: dai candidi marmi di Carrara della Sala degli specchi e degli scaloni, al pavimento fiorentino intarsiato della Sala rossa.

    Nonostante Emden non fosse un grande appassionato di botanica, decise di conservare il giardino ideato dalla baronessa.

  • 1949-2019
  • Le Isole aprono al pubblico
  • Gli eredi di Max Emden vendono le Isole di Brissago. All’acquisto partecipano la Repubblica e Cantone Ticino, i comuni di Ascona, Brissago e Ronco sopra Ascona, e le associazioni Patrimonio Svizzero e Pro Natura.

    Le Isole sono destinate alla conservazione e alla divulgazione delle bellezze naturali, a scopi culturali, scientifici e turistici. Nasce così l’allora Parco Botanico del Cantone Ticino che aprì al pubblico il 2 aprile 1950.

  • 2020 - ad oggi
  • Il Giardino botanico cantonale
  • Il Cantone Ticino diventa interamente proprietario delle Isole di Brissago.

    Questa riorganizzazione assicura la preservazione e l’ulteriore valorizzazione del patrimonio naturalistico, scientifico, paesaggistico e storico che esse rappresentano.

oggi